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Lo Sheba Center è una truffa

Pubblicato: 3 settembre 2012 in Medicina
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L’eterna bugia di un popolo.

Premetto che non voglio allargare le mie opinioni sull’ospedale “Sheba Medical Center” a quelle che ho su tutto il popolo di Israele, però credo che dalla sanità di un paese si capiscano tante cose.

Abbiamo deciso di fare questo viaggio perchè mia madre è malata da un anno di un linfoma non Hogdkin, resistente alle più comuni terapie. Sotto consiglio di colleghi di mio padre e di alcuni medici abbiamo scelto lo Sheba Center, considerato il quinto centro medico migliore del mondo. E’ stato un viaggio della speranza, la speranza in una radioterapia mirata che forse in Italia non esiste. Uno di quei viaggi che se poi non fai, hai paura che ti diresti “se partivo magari le cose sarebbero andate diversamente”. Io studio medicina e sapevo bene che ci sarebbero state poche possibilità di risultati concreti. Ma siamo partiti comunque.

Abbiamo contattato un medico per e-mail e ci hanno risposto tempestivamente e altrettanto tempestivamente ci hanno chiesto i 15.000 dollari per un ricovero di 10 giorni. Io avevo preparato una dettagliata cartella clinica in inglese per rendergli le cose più semplici ma a quanto pare ho fatto un lavoro a vuoto.

All’arrivo il trasporto all’ospedale è stato faticoso ma ottimo, sembrava tutto a posto e sotto controllo. Ci “accoglie” l’accompagnatore, ci riceve all’ingresso, e ci molla in pronto soccorso per l’accettazione. Tende che facevano da separè tutte sporche, lettini scomodissimi, mia madre agitatissima, aveva bisogno di un farmaco, e nessuno che la considerava, le infermiere che non riuscivano nemmeno a bucare una vena per inserire un catetere venoso (senza poi dirci perchè volevano inserirlo). Siamo rimasti lì sette ore senza cena.

Finalmente a mezzanotte ci trasferiscono in una stanza, dopo mille richieste, dopo mille chiamate a quelli che di Ematologia che ovviamente non si sono neanche sognati di rispondere. Una stanza del reparto di medicina interna, che non c’entra niente con la malattia che ha mia madre! Vetri sporchi, camera asettica e tristissima, nessuno che sapeva le terapie che prendeva giornalmente mia madre! E io che le avevo scritte nella cartella: non l’avevano nemmeno guardata, sono dovuta andare a chiedergiele io, a infermiere che nemmeno parlavano inglese e quelle che lo parlavano lo facevano male. Questa era la camera:

Mentre mio padre stava con lei io sono andata con l’accompagnatore nell’Hotel contenuto all’interno dell’ospedale a posare le valigie, e lui mi chiedeva cosa ne pensavo. Io ero agitata, continuavo a chiedergli perchè non avevamo la stanza se ci eravamo messi d’accordo, perchè mia mamma doveva stare in pronto soccorso, io gli avevo spiegato tutto quello che aveva, dovevano sapere chi eravamo. Avevo paura, non mi fidavo e volevo tornare a casa. Come può il quinto centro medico migliore del mondo avere i piccioni nel bar?

Come può il quinto centro migliore del mondo avere ascensori sporchi?


E l’immondizia nei corridoi abbandonata?

Mentre camminavo per quei corridoi mi sono resa conto che tutto era un grande bluff, che ci avevano truffato. E che se un paese truffa le persone nell’ambito della sanità, ci si può immaginare benissimo come lo faccia anche nelle altre situazioni. Questo dev’essere un posto in cui se hai bisogno di un rene ce l’hai in un giorno, se paghi 180.000 dollatri (lascio immaginare a voi come).

Al terzo giorno finalmente vediamo un medico e ci spostano in Ematologia, in una camera DOPPIA! Quando noi avevamo esplicitamente chiesto una singola. Anche lì nessuno sapevo le terapie di mia madre.  I dottori sono stati bravi. Persone gentili e molto competenti. Si notano subito queste cose. Hanno consigliato ciò che consiglierebbe un padre ad una figlia, e sono stati delicati.

Non mi aspettavo una reggia con piscina, però per lo meno un luogo con un aspetto decente, un minimo di attenzione e umanità, pulizia, organizzazione. Un’accoglienza.

Ma non basta avere tecnologie avanzate e poche teste intelligenti per tirare su un ospedale, servono una scrupolosa e meticolosa attenzione per il paziente, soprattutto per quello grave, una ferrea organizzazione, igiene, pulizia, collaborazione, passione, comprensione, e in ogni individuo che ci lavora. E queste cose non fanno da corollario ma sono l’essenza di un sistema sanitario degno di essere definito tale, soprattutto se si spaccia per il quinto centro medico migliore del mondo.

   Visto che è ancora in costruzione, spero che possano ricostruire tutto l’intero sistema oltre che gli edifici…